I racconti dei cacciatori di acquatici
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  Il barchino scivola silenzioso nello stretto corridoio tra i falaschi. Il rollio e' dato dalla spinta del barcaiolo che, puntanto il lungo palo sul fondo, fa avanzare la barca e le nostre speranze.
L'acqua e' a non piu' di cinque centimetri dal bordo del barchino e, qualche spinta piu' vigorosa, ne fa entrare di quando in quando un po'.
Il "rematore" e' un colosso di un metro e novanta per almeno 120 kg e sta in piedi alle nostre spalle; sul fondo del barchino due sacchi di juta con i richiami vivi e altri tre di plastica con gli stampi. Tre fucili, due zaini con cartucce e viveri di conforto, piu' il mio Compagno ed io.
Sono alquanto in apprensione per la stabilita' della barca eppure non e' la prima volta. Ma oggi mi trovo in una valle nuova lontana da casa dove non ho mai cacciato, nuovo il barchino, nuovo il rematore. Alzo gli occhi al cielo: tutto stellato e niente vento. Penso che non sara' una buona mattinata ma non si sa mai.....
Il corridoio dei falaschi finisce in un ampio chiaro che sembra un piccolo lago pero' sempre circordato da vegetazione palustre.
Raggiungiamo le botti gemelle in cemento, che sono al limitare dei falaschi, nelle quali ci infiliamo.
Sistemo il seggiolino, preparo il fucile e le altre cose.
Il gigante sta posizionando i richiami e gli stampi. Ritorna alla botti e fa' dei gesti con la mano, borbotta qualche frase in direzione del mio Compagno, gira il barchino e se ne va.
Chiedo ad Augusto se ha capito qualche cosa: sė, ha detto buona sorte, di marcare bene gli uccelli abbattuti e che torna a prenderci alle 11,00.
Sistemiamo bene le cannette attorno al bordo delle botti e beviamo un sorso di caffe' bollente. Aspettiamo.
Le nostre botti sono le prime della valle per cui dobbiamo lasciare "entrare" gli Uccelli per dar modo anche agli altri Cacciatori di poter sparare.
Guardo il cielo con poca convinzione! Con il sereno non ho mai visto grandi movimenti.
Il silenzio e' totale tranne il rumone fatto dai richiami che si lavano.
Passa piu' di un'ora senza emozioni. Inizia ad albeggiare.
Sento cantare dei Beccaccini. Di colpo una delle femmine di Germano inizia a cantare seguita dalle altre tre.
Occhi al cielo e giro di 360°.
Eccoli! Un volo di una ventina di Germani. Sono alti e veloci. Ci passano sopra e proseguono verso le altre botti.
Pochi secondi e una scarica rompe il silenzio. Ma cosa fanno? Sparano ad Uccelli a 100 metri? No: hanno sparato a dei Fischioni che adesso stanno venendo verso di noi. Sei Uccelli ma tendono ad alzarsi. Proviamo: quattro colpi e ne stacchiamo due che cadono nelle cannette! Uno mi sembre ferito. Comunque marchiamo bene i punti.
Ci rigiriamo verso il chiaro e due Germani ci arrivano a 10 metri sulla testa: forse stavano per posarsi e ci hanno visto! Si impennano e girano con rapidita': il mio lo sbaglio mentre Augusto fa il suo dovere. Cade nell'acqua.
Si vedono Anatre da tutte le parti ma spostate e alte. Comunque di Uccelli ce ne sono e tanti!
Tre Germani bassi credono al gioco. Fanno due giri e si posano alla destra degli stampi. Sono a circa 35 metri. Scarichiamo i S.A.. Li fermiamo.
Cantano Germani e Fischioni dappertutto. Arriva un voletto di 5 Germani che sorvola gli stampi. I richiami sono al massimo! Cantano che e' una meraviglia. Girano, ritornano ma sono nervosi. Fanno ancora un giro e si allontanano. Cabrano e ritornano un po' piu' alti. Decidiamo di sparare. Due abbattuti e uno toccato. Peccato! Preferivo sbagliarlo.
Il Sole illumina la valle che si mostra in tutta la sua bellezza.
Arrivano due Fischioni che si posano subito, senza esitazioni, vicino agli stampi: presi.
Si vedono ancora molte Anatre ma tutte alte. Voli di 20 o 30 Beccaccini sorvolano in continuazione la Valle. Mai vista una cosa del genere! E' un grande spettacolo.
Arriva il gigante. Sorride a labbra strette vedendo gli Uccelli abbattuti immobili sull'acqua e quando gli segnaliamo gli altri due caduti nei falaschi il suo sorriso lascia intravedere l'unico dente che gli orna la bocca. Proferisce qualche parola che non comprendo. Il mio Compagno mi dice: e' contento che ci siamo divertiti e per la mattinata, poco propizia, abbiamo fatto un buon carniere. Le altre botti hanno due o tre Uccelli non di piu'. Due addirittura non hanno sparato!
Sul barchino ha portato un grosso Cane, frutto di mille incroci, che trova subito i due Fischioni tra le canne. Il gigante me li passa. In proporzione alla sua mano hanno le dimensioni di un'Alzavola!
Raccoglie gli stampi, i richiami e gli Uccelli abbattuti e saliamo sul barchino per il ritorno.
In piu' dell'andata abbiamo un simpatico e bravo Cane di 30 kg e gli Uccelli. Speriamo di non fare il bagno! Il gigante, sorridendo, risponde: "tranchili, tranchili" e inizia a spingere il barchino canticchiando.
Il primo a scendere a terra e' il Cane scodinzolante non prima di aver divorato meta' del mio panino.

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